Ad Addis Abeba il 26 agosto il prossimo workshop del Kaiciid su “L’immagine dell’altro”
Prosegue il programma “L’immagine dell’altro” ("The Image of the Other"), l’iniziativa
promossa dal Kaiciid, il Centro internazionale per il dialogo interreligioso e culturale,
fondato da Arabia Saudita, Spagna e Austria e con la Santa Sede nel ruolo di organismo
osservatore e fondatore. Dopo il primo workshop continentale per l'Europa e il Medio
Oriente celebrato a Vienna, il 22 maggio scorso, e dedicato in particolare all’educazione
interreligiosa e interculturale, con la partecipazione, 130 educatori ed esperti del
settore, il prossimo appuntamento è per il 26 agosto ad Addis Abeba, in Etiopia e
sarà consacrato all’Africa. L’iniziativa intende rispondere alla sfida “Come dare
un’immagine obiettiva dell’altro?”, che sarà sviluppata nell’arco di tre anni: il
2013, è dedicato appunto all’educazione, il prossimo anno al contesto dei mass media
e nel 2015 al mondo di Internet. Il programma di quest’anno proseguirà nei prossimi
mesi con altri due workshop in America e in Asia, per poi concludersi il 18 e 19 novembre
con una Conferenza internazionale nuovamente a Vienna. Inaugurato ufficialmente il
26 novembre 2012 – lo ricordiamo - il Centro Kaiciid è stato fondato per facilitare,
rafforzare ed incoraggiare il dialogo tra i seguaci delle diverse religioni e culture
del mondo, così da migliorare la cooperazione, il rispetto delle diversità, la giustizia
e la pace. Il Re d’Arabia, Abdullah Bin Abdulaziz, aveva informato personalmente l’allora
Pontefice Benedetto XVI del progetto relativo al Kaiciid il 6 novembre 2007, durante
un’udienza in Vaticano. Alla cerimonia inaugurale dello scorso anno aveva preso parte
il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso,
il quale aveva definito il Centro “un’opportunità per aprire un dialogo su molti temi”,
tra cui quello della “libertà religiosa in tutte le sue forme, per ogni uomo, per
ogni comunità, ovunque”. Sempre nel novembre scorso, spiegando l’iniziativa, il direttore
della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, aveva detto: “È importante osservare
che il nuovo Centro non si qualifica come un’istituzione propria del Regno dell’Arabia
Saudita, ma come Organizzazione internazionale indipendente, riconosciuta dalle Nazioni
Unite”, “un’opportunità e uno spazio di dialogo” in cui “mettere ulteriormente a frutto
l’esperienza e l’autorevolezza della Santa Sede nel campo del dialogo interreligioso”.
(A cura di Lisa Zengarini)