Nuovi disordini nel nord-est del Myanmar, dove una folla di circa 1.000 persone, aizzata
da estremisti buddisti, ha attaccato e bruciato case e negozi appartenenti alla minoranza
di religione islamica. A scatenare gli incidenti, la voce secondo cui un musulmano
avrebbe commesso violenza contro una ragazza. I dimostranti hanno prima preteso che
la polizia consegnasse nelle loro mani il sospetto e, dopo che la richiesta รจ stata
rifiutata, ha distrutto una dozzina di case e oltre trenta negozi. Nonostante in passato
i rapporti tra buddisti e musulmani siano stati generalmente buoni, scontri simili
hanno interessato la regione di Rakhine fin dal 2011 e hanno finora provocato 250
morti e oltre 140 mila sfollati. (D.M.)