L'Iran all'Onu: Rohani ammette l'olocausto. "Disponibili a negoziare sul nucleare"
Storica svolta ieri all'Assemblea Generale dell'Onu della politica estera iraniana.
Nel suo intervento, il neo presidnete Rohani ha ammesso che l'olocausto fu un grande
crimine e si è dichiarato disponibile a trattare sul programma nucleare di Teheran.
Forte anche l'intervento di Obama, che ha anche parlato dei possibili passi per risolvere
la crisi siriana. Da New York, Elena Molinari:
Barack Obama apre a Iran e Siria
ma avverte: gli Stati Uniti ora attendono "azioni trasparenti e verificabili" per
proseguire sulla via della diplomazia. Davanti ai leader mondiali riuniti per l’inaugurazione
della 68ma Assemblea generale, il presidente Usa ha richiamato alle sue responsabilità
la comunità internazionale, colpevole, a suo dire, di non essere stata all’altezza
della crisi siriana. Quindi ha avvertito: gli Stati Uniti preferiscono la pace, ma
si riservano il diritto di usare la forza in Medio Oriente per difendere i loro interessi
e le peggiori violazioni dei diritti umani. Obama poi ha lanciato un appello, soprattutto
alla Russia, per "una risoluzione forte" dell’Onu "per verificare che il regime siriano
mantenga i suoi impegni sulla distruzione delle armi chimiche". E ha annunciato "un
ulteriore stanziamento di 340 milioni di dollari" in aiuti umanitari per Damasco.
Poi il titolare della Casa Bianca si e’ rivolto all’Iran, dicendosi "incoraggiato"
dalle parole moderate arrivate da Teheran: ma ha ricordato che per un accordo sul
nucleare servono fatti. In risposta, ieri da Hassan Rohani Obama ha ricevuto nuovi
segnali di distensione, ma nessuna proposta concreta. L’Iran è pronto al dialogo,
ha detto il nuovo leader di Teheran nel suo esordio all’Onu. Ma senza ultimatum né
imposizioni. “L’Iran non rappresenta una minaccia per il mondo o per la sua regione”,
ha assicurato il presidente iraniano, prendendo le distanze dalle minacce lanciate
dal suo predecessore Ahmadinejad al Palazzo di Vetro. In un’intervista Rohani ha persino
riconosciuto l’Olocausto come “un grande crimine compiuto dai nazisti sugli ebrei”.
Il nuovo leader iraniano ha però rifiutato il faccia a faccia con Obama proposto dalla
Casa Bianca perché “troppo complicato in questo momento”.