Zambia, concessa ai vescovi l’autorizzazione all'apertura di un’emittente televisiva
“È stata una lunga attesa, ma ne è valsa la pena”: così la Conferenza episcopale in
Zambia (Zec) esprime la sua soddisfazione dopo che l’autorità locale per le telecomunicazioni
ha concesso l’autorizzazione a costruire una stazione televisiva. Era, infatti, il
2002 quando la Zec presentava la prima richiesta in materia alle autorità competenti.
Da allora, i vescovi hanno sempre continuato a seguire la vicenda. “I presuli – si
legge in una nota – sono naturalmente grati al governo per questo permesso, rilasciato
il 18 ottobre”. Citando l’Enciclica Redemptoris Missio, promulgata da Giovanni
Paolo II nel 1990, i vescovi in Zambia ricordano: “Il primo areopago del tempo moderno
è il mondo delle comunicazioni, che sta unificando l'umanità rendendola ‘un villaggio
globale’; i mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanza da
essere per molti il principale strumento informativo e formativo, di guida e di ispirazione
per i comportamenti individuali, familiari, sociali”. “La nuova stazione televisiva
cattolica – sottolineano inoltre i presuli – sarà aperta sia ai cattolici che ai non
cattolici, quindi in sostanza a tutti i cittadini del Paese”, così come avviene per
gli altri organismi della Chiesa cattolica, ovvero “ospedali e scuole, che sono accessibili
a tutto il pubblico a prescindere da ogni orientamento religioso”. Appellandosi, poi,
all’intera popolazione locale affinché sostenga la Chiesa in questa “opera mastodontica
di istituire un’emittente tv”, la Conferenza episcopale in Zambia ribadisce che la
stazione televisiva “punterà a diventare il canale preferito dalle famiglie, grazie
ad un appropriato palinsesto”. Al contempo, i presuli ribadiscono il loro impegno
anche nell’attuazione di progetti radiofonici a livello diocesano. (I.P.)