Ordine di Malta. Fra' Festing ai diplomatici internazionali: siamo destinati a crescere
Le principali crisi umanitarie sono state il cuore del discorso del Gran Maestro del
Sovrano Ordine di Malta, Fra’ Matthew Festing che ieri ha ricevuto nella Villa Magistrale,
sede dell'Ordine a Roma, gli ambasciatori dei Paesi con cui l’Ordine intrattiene rapporti
diplomatici bilaterali, in tutto 104 Stati. Dal tifone nelle Filippine, alla guerra
in Siria, Fra’ Festing ha ricordato tutte le aree di intervento medico-umanitario
dell’Ordine. Servizio di FrancescaSabatinelli:
Cinque milioni
di euro a sostegno, nei prossimi due anni, delle popolazioni delle Filippine colpite
dal tifone Haiyan, assistenza a circa 40 mila rifugiati siriani, molti dei quali ospitati
nel centro di Khaldieh nel nord del Libano e a Kilis in Turchia. Sono alcuni degli
interventi straordinari che nel 2013 hanno impegnato il Sovrano Militare Ordine di
Malta, da ben 900 anni dal suo riconoscimento ufficiale, anniversario festeggiato
nel 2013, in prima linea al fianco dei poveri e dei sofferenti, in qualità di più
antico Ordine religioso ospedaliero laicale della Chiesa cattolica. Lo ha ricordato
il Gran Maestro, Fra’ Matthew Festing, nel suo discorso al Corpo diplomatico accreditato
presso l’Ordine, citando tra le altre aree di intervento anche Lampedusa, Congo e
Uganda, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan e Mali, Haiti. Il Gran Maestro ha sottolineato
la grande necessità di diplomatici, in un momento in cui "con i limiti della globalizzazione,
assistiamo a un ritorno degli Stati, che richiede anche un ritorno dei diplomatici,
perché la diplomazia è lo strumento preferito dagli Stati". Fra’ Festing non ha mancato
di ricordare nel suo discorso la rinuncia nel 2013 di Benedetto XVI “che in tante
occasioni ha dimostrato la sua vicinanza” alla missione e all’azione dell’Ordine,
e l’elezione di Papa Francesco “il cui messaggio per la cura dei più bisognosi come
asse privilegiato di azione” trova risonanza nel motto dell’Ordine: ‘obsequium pauperum”.
Ecco come Fra’ Matthew Festing ha riassunto ai nostri microfoni l’azione dello
SMOM nel 2013:
R. – One of the thing… Il problema, molto spesso, è che
le emergenze avvengono contemporaneamente – la Siria che avviene dopo le Filippine,
che avviene dopo altre emergenze in Africa - e questo mette ovviamente una grandissima
pressione sulle nostre attività in tutto il mondo. Dobbiamo essere in grado di reagire
in maniera pronta e quindi dobbiamo rimanere in allerta. Quello che facevamo 900 anni
fa in realtà è quello che continuiamo a fare oggi, tutti i giorni. E’, dunque, un’organizzazione
che mantiene viva la sua missione antica, che l’ha accompagnata dalla nascita, ma
è anche, al tempo stesso, un’organizzazione che si sa adattare ai tempi che cambiano,
alle nuove esigenze, e quindi è un’organizzazione che è destinata a crescere, a continuare.
D.
– Le dimissioni di Benedetto XVI e l’elezione di Papa Francesco, due eventi epocali
nel 2013, per il mondo intero, e quindi anche per il Sovrano Ordine di Malta...
R.
– What is interesting I think… E’ molto interessante, perché in realtà si tratta
di due persone, due uomini, con gli stessi obiettivi, ma con personalità molto diverse.
Sicuramente, non assisteremo a dei cambiamenti radicali, rispetto alle dottrine della
Chiesa, però sicuramente ci sarà una differenza nell’approccio ai problemi della Chiesa.
Io sono convinto che, per quanto riguarda l’approccio di Papa Francesco alle questioni
sociali, ci sia una grandissima sintonia con la missione dell’Ordine di Malta e di
questo siamo ovviamente molto felici. Mi sento inoltre di dire che Benedetto XVI era
un membro dell’Ordine e io gli sono particolarmente affezionato.