Di Siria hanno parlato ieri il segretario di Stato Usa, Kerry, nel suo colloquio in
Vaticano con il segretario di Stato, mons. Parolin, dopo avere discusso lunedì a Parigi
con il ministro degli Estri russo, Lavrov, la possibilità di un cessate il fuoco per
facilitare l’intervento umanitario nel Paese, che sta per entrare nel suo quarto anno
di conflitto. Il servizio di Roberta Gisotti:
La situazione
in Siria è “inimaginabile” ha detto il vicesegretario Onu per gli affari umanitari,
Valerie Amos, chiedendo alla comunità internazionale aiuti per 6 miliardi e mezzo
di dollari e invocando un cessate il fuoco per raggiungere le zone inaccessibili.
E ierii in Kuwait sono riunite 235 organizzazioni umanitarie alla vigilia della riunione
dei donatori per la Siria prevista oggi, che sarà presieduta dal segretario delle
Nazioni Unite Ban Ki moon. Intanto lunedì a Parigi il segretario di Stato Usa Kerry
ed il ministro degli Esteri Russo Lavrov hanno discusso di come arrivare ad un cessate
il fuoco, e all’apertura di corridoi umanitari e al rilascio di prigionieri politici
richieste fatte dalle opposizioni moderate per partecipare alla Conferenza di pace
Ginevra 2 prevista il 22 gennaio, mentre la Coalizione delle opposizioni in esilio
si pronuncerà sulla sua presenza solo il 17 gennaio, dopo che avrà incontrato le autorità
russe a Mosca, dove giungerà domani anche il ministro degli esteri iraniano Zarif,
che lunedì a Beirut ha detto che non accetterà precondizioni per essere a Ginevra.
Ferve dunque il lavoro delle diplomazie mentre sul campo infuriano gli scontri oltre
che tra esercito e forze dell’opposizione, tra ribelli locali e gruppi jidaisti che
stanno avanzando nel nord e nord est del Paese.