Panama: critiche della Chiesa alla campagna elettorale aggressiva e superficiale
Forti critiche e un appello al rispetto del Patto Etico Elettorale da parte del governo,
dei politici e dei candidati sono contenuti nel Rapporto di Osservazione Elettorale
Integrale, presentato della Commissione giustizia e pace della Conferenza episcopale
di Panama insieme a numerose organizzazioni sociali, civili e religiose del Paese.
Il documento è il primo di una serie di rapporti sull’andamento del processo elettorale
che si concluderà con i comizi del 4 maggio prossimo. In otto punti si segnalano forti
squilibri nella presenza dei candidati nei mezzi di comunicazione che favoriscono
solo i candidati di governo; mancanza di trasparenza sul finanziamento privato della
campagna che crea sospetti sulla possibile influenza di organizzazioni e risorse illegali;
discorsi incentrati più sugli attacchi personali e il “gioco sporco” tra i candidati
piuttosto che proposte di soluzioni ai problemi dei panamensi. Le donne, gli indigeni,
gli afrodiscendenti e i disabili continuano ad essere gruppi oggetto di emarginazione
ed esclusione non solo sociale ma anche politica dove sono praticamente assenti e
non rispettate le loro quote stabilite di partecipazione. Il rafforzamento della democrazia
e lo sviluppo libero e trasparente delle istituzioni e organizzazioni sociali sono
gli obiettivi del gruppo Patto Etico Elettorale 2014 formato da una quindicina di
enti, che in questa prima osservazione esortano i politici e candidati a fare una
campagna equa, trasparente, inclusiva che metta al centro delle proposte le persone
e il bene comune di tutta la nazione. (A cura di Alina Tufani)