2014-01-22 13:53:27

Messaggio del patriarca Kirill a Ginevra 2


In vista di “Ginevra 2”, la Conferenza di pace sulla Siria al via ieri a Montreux, in Svizzera, il patriarca di Mosca Kirill ha indirizzato un messaggio per chiedere ai partecipanti di compiere “tutti gli sforzi possibili per porre immediatamente fine alle ostilità senza condizioni” e permettere così l’inizio del dialogo tra tutte le parti in conflitto. “Siamo convinti che la Siria debba rimanere uno Stato in cui i diritti e la dignità delle persone di ogni nazionalità, gruppo etnico e religioso siano rispettati”, si legge nel messaggio che sottolinea come “la sicurezza e la libertà religiosa dei cristiani, che vivono in Medio Oriente da oltre 2000 anni e che sono parte integrante della società siriana, debba essere assicurata” insieme a quelle di tutti gli altri cittadini del Paese. Secondo il capo della Chiesa ortodossa russa, il primo passo urgente da compiere è la liberazione di tutti gli ostaggi, compresi i due metropoliti ortodossi Boulos al-Yazigi e Mar Gregorios Yohanna Ibrahim, rapiti nell’aprile del 2013, e cinque religiose del convento greco-ortodosso di Santa Tecla a Maalula. Mentre la Chiesa ortodossa russa continua a pregare e ad assistere la martoriata popolazione siriana, essa chiede la mobilitazione di tutta comunità internazionale per portare aiuti umanitari urgenti alle vittime del conflitto. Il patriarca Kirill si rivolge quindi a tutte le persone di buona volontà perché fermino l’escalation della violenza e la mano dei gruppi terroristi presenti nel Paese. Infine, il pressante appello a chi “si è macchiato del sangue dei civili” a tornare alla ragione e a cessare immediatamente le efferatezze. (A cura di Lisa Zengarini)

Ultimo aggiornamento: 23 gennaio







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