Congo: nel Katanga oltre 500 mila sfollati da 66 villaggi distrutti dai guerriglieri
Sono più di 500mila le persone costrette a sfollare dai loro villaggi a causa delle
violenze commesse dai miliziani indipendentisti Bakata Katanga nella provincia del
Katanga, nel sud della Repubblica Democratica del Congo (Rdc). Lo riferisce Radio
Okapi, secondo la quale sono 66 i villaggi incendiati negli ultimi 5 mesi nel triangolo
formato dai territori di Mitwaba, Manono, Pweto, oltre che nel territorio di MalembaNkulu.
I miliziani in questo modo intendono punire le popolazioni locali che avrebbero appoggiato
l’esercito negli scontri dello scorso novembre. Secondo il coordinatore dell’Ong Meedaf,
i Bakata Katanga incendiano interi villaggi, compresi scuole, Centri sanitari e chiese,
a volte senza depredare nulla e senza uccidere nessuno. I Bakata Katanga sembrano
propugnare idee secessioniste ma secondo la stampa congolese dietro questo gruppo
si nasconderebbe uno scontro per la successione al Presidente Kabila, quando questi
dovrà lasciare il potere nel 2016, perché non potrà più candidarsi. La provincia del
Katanga è stata protagonista del più grave tentativo secessionista della storia congolese
all’indomani dell’indipendenza del Paese dal Belgio (30 giugno 1960). Dopo tre anni
di guerra condotta con l’appoggio dei Caschi Blu dell’Onu, il governo centrale era
riuscito a riportare l’ordine nella provincia, una delle più ricche della Rdc, per
la presenza di importanti miniere di rame e di cobalto. (R.P.)