Istat. Spesa delle famiglie: continuano a crescere i prezzi dei beni essenziali
Inflazione ancora sostanzialmente ferma a gennaio 2014 allo 0,7% su base annua, ai
minimi dal 2010. Crescono invece più del doppio i prezzi dei beni alimentari per la
cura della casa e della persona. Lo rileva l'Istat confermando le stime preliminare
e diffondendo l'indice 'grocery' ovvero riferito ai luoghi in cui normalmente si fa
la spesa. Preoccupazione da parte di Coldiretti e Confesercenti. Il servizio di Gabriella
Ceraso:
Inflazione stabile
a gennaio ma ai livelli più bassi: lo 0,7 % . E’ lo stesso valore di novembre e dicembre:
inevitabile il paragone con l’avvio del 2013 quando il valore dell’indice dei prezzi
al consumo si attestava al 2,2%. Dunque in un anno secondo l’Istat, che lo aveva previsto,
l’inflazione si è ridotta a un terzo. Su base mensile l’indice è invece allo 0.2%
. un dato che non fa ben sperare come sottolinea Domenico Mastrogiovanni del
settore economico della Confederazione italiana agricoltori la Cia:
"Un’inflazione
ferma non è un indice rassicurante per l’Italia, è indice di un blocco dei consumi
e di conseguenza di un blocco della movimentazione delle potenzialità economiche del
Paese".
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto invece,
il cosiddetto carrello della spesa, dalla pasta ai detersivi al dentrificio o alle
creme per l'igiene personale, registrano un rialzo congiunturale dello 0,4% e crescono
dell'1,2% su base tendenziale a gennaio e questo determina non solo le scelte della
spesa italiana ma anche le abitudini delle famiglie: che preparano i pasti a casa,
escono meno e cercano le offerte. Cosa serve dunque a monte, per cambiare questo?
Politiche di investimento. spiega la Cia. Ancora Domenico Mastrogiovanni:
"Investire
affinchè il costo energetico, il costo del lavoro, e delle materie prime possano tendenzialmente
non salire ma rimanere stabili perchè questo consentirebbe al settore agricolo di
recuperare competitività".