2014-03-05 13:53:22

Giappone. I vescovi: necessario rilanciare la pastorale familiare in vista del Sinodo


È necessario rilanciare la pastorale delle famiglie, soprattutto per coloro che vivono con difficoltà la dottrina della Chiesa riguardo al matrimonio: è questa, in sintesi, la riflessione della Conferenza episcopale giapponese (Cbcj), in merito alle risposte al questionario del Sinodo straordinario per la famiglia, che si terrà in Vaticano il prossimo ottobre. Pubblicando l’esito della consultazione, i vescovi di Tokyo sottolineano che oggi non bisogna semplicemente dire “Siete fuori dalla comunità” a coloro che non seguono le regole della Chiesa, bensì è necessario “lavorare attivamente per offrire loro l’opportunità di incontrare la comunità cristiana”.

Nel complesso, le risposte al questionario presentano una società giapponese con forti criticità: i presuli evidenziano, in particolare, la scarsa conoscenza che la popolazione ha riguardo alla dottrina della Chiesa in tema di matrimonio, famiglia, tutela della vita, e la poca considerazione in cui tiene la dottrina stessa, soprattutto in relazione alla contraccezione, all’aborto e alla prevenzione dell’Aids. Altre problematiche riguardano l’assenza di programmi pastorali che educhino alla fede o che accompagnino le coppie in crisi coniugale, e la grande quantità di sposi di religioni diverse, il che non permette la trasmissione del cattolicesimo dai genitori ai figli.

Sulle relazioni tra persone dello stesso sesso, le risposte del questionario fanno riscontrare un interesse limitato: si registra tolleranza, ma il tema del matrimonio omosessuale non è così forte come in Occidente. Anzi: in realtà, si nota un allontanamento generale dall’istituzione matrimoniale, tanto che sono sempre di più le coppie, anche cattoliche, che scelgono la convivenza. Lo stesso dicasi per il divorzio: il tasso di coppie divorziate tra i cattolici non è molto diverso rispetto a quello dei non cattolici. Inoltre, in riferimento al sacramento dell’Eucaristia per i divorziati risposati, i vescovi osservano come molti non conoscano la dottrina in materia e come gli stessi sacerdoti non informino i loro fedeli al riguardo.

Ancora: appare essenziale la richiesta di procedimenti più semplici per richiedere l’annullamento del matrimonio, così come una pastorale specifica per i migranti; quanto al basso tasso di natalità, le risposte del questionario mettono in luce le difficoltà economiche di crescere una famiglia numerosa nella società giapponese. Di fronte “alla crisi di fede che è anche una crisi di amore – concludono i vescovi di Tokyo – è quanto mai urgente coinvolgere le famiglie, così che possano essere un luogo in cui riconoscere la dignità l’uno dell’altro e riunirsi in preghiera”. (A cura di Isabella Piro)








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