Paraguay: marcia per la libertà dei 5 contadini di Curuguaty in sciopero della fame
Più di 300 persone, tra religiosi, simpatizzanti e parenti dei cinque contadini arrestati
due anni fa in seguito alle vicende del caso Curuguaty e ancora in attesa di processo,
hanno marciato la sera del 8 aprile dalla spianata della cattedrale dell'Assunzione
fino all'Ospedale Militare, per chiedere la liberazione dei cinque contadini in sciopero
della fame da 55 giorni. Il 15 giugno 2012 infatti 11 contadini e 6 poliziotti morirono,
e altri rimasero feriti, nell’ambito delle operazioni di polizia per liberare un terreno
occupato dai contadini nella località di Curuguaty.
Per tale massacro vennero
imputate più di 50 persone, di queste alcune furono incarcerate. Secondo le informazioni
inviate all’agenzia Fides da una fonte locale, prima della marcia dell’8 aprile si
è svolto un momento di preghiera davanti alla cattedrale. Alcuni religiosi hanno poi
guidato le preghiere lungo il percorso, mentre i partecipanti tenevano in mano candele,
fiaccole e striscioni, chiedendo ad alta voce la liberazione dei cinque prigionieri,
ora ricoverati nell’Ospedale Militare in seguito allo sciopero della fame.
Il
vescovo del vicariato apostolico di Pilcomayo, mons. Lucio Alfert ed il vescovo della
diocesi di San Pedro, mons. Pierre Laurent Jubinville, hanno chiesto per lettera al
Tribunale di Salto del Guaira, di rimettere in libertà i contadini ai quali però,
sono stati negati anche i domiciliari. (R.P.)