2014-04-29 07:49:00

La Russia pronta a reagire alle nuove sanzioni varate da Usa e Ue


Cresce la tensione in Ucraina. La Russia pronta ad una “dolorosa risposta” al nuovo giro di sanzioni messe in campo da Stati Uniti e Unione Europea. Intanto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, "condanna fermamente" la cattura, venerdì scorso, del gruppo di osservatori dell'Osce, in Ucraina. Ed è scambio di accuse tra filorussi e filokiev per l'attentato al sindaco di Kharkiv. Massimiliano Menichetti:

Mosca è pronta a reagire con una risposta che definisce “dolorosa per Washington” alle nuove sanzioni statunitensi che colpiscono sette funzionari russi e 17 compagnie legate al presidente Vladimir Putin. Oggi si attende la lista di misure restrittive varata dall’Unione Europea; il Canada prende posizione contro due banche e nove individui moscoviti. Il Pentagono comunque ha precisato che la Russia non ha intenzione di invadere l'Ucraina. La conferma arriva da una conversazione telefonica avvenuta fra il ministro della Difesa americano, Chuck Hagel, e il suo omologo russo Sergei Shoigu. Hagel ha comunque evidenziato che la situazione resta ''pericolosa''. Le tensioni nel sud-est ucraino infatti crescono: a Sloviansk i secessionisti filorussi continuano a tenere in ostaggio sette osservatori dell'Osce, mentre è scambio di accuse tra Filorussi e filokiev per l’attentato a Ghennadi Kernes, primo cittadino di Kharkiv, colpito alla schiena, presumibilmente da un cecchino, mentre era in bici. Operato d’urgenza, resta in pericolo di morte. Intanto prosegue la repressione militare di Kiev nella regione Donetsk  dove alcune persone sono rimaste ferite in un attacco di separatisti ad una manifestazione in sostegno al nuovo esecutivo ucraino. Sul fronte militare una compagnia composta da 150 soldati americani è arrivata in Estonia completando il dispiegamento,  previsto da Washington, di 600 uomini. Gli altri 450 sono in Polonia, Lettonia e Lituania. Anche la Nato ha rafforzato la presenza di aerei da guerra francesi e britannici nei Paesi baltici. In questo scenario, comunque, si aprono spiragli di negoziato: il ministro russo dell'Energia, Alexander Novak, ha raggiunto un'intesa con il commissario Ue, Guenther Oettinger per un trilaterale, il 2 maggio a Varsavia, tra Russia, Ue e Ucraina per discutere del debito di Kiev per la fornitura di gas russo.  

(Tratto dall'archivio di radiovaticana.va)








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