2014-11-07 15:22:00

Incontro mondiale sul clima a Lima. Le iniziative della Chiesa peruviana


“La Chiesa non è estranea all’appuntamento mondiale che dovrà dare risposte chiare e vincolanti sulle conseguenze e sulle responsabilità del cambiamento climatico nel pianeta”. Queste le parole dei vescovi peruviani che, ieri, in una conferenza stampa hanno presentato le iniziative della Chiesa che accompagneranno la Conferenza delle Parti aderenti alla Convenzione del Clima delle Nazioni Unite (COP 20) che si terrà dal primo al 12 dicembre, a Lima, in Perù. Mons. Salvador Piñeiro, arcivescovo di Ayacucho e presidente della Conferenza episcopale, ha annunciato che uno degli eventi ufficiali della conferenza sarà il Seminario Internazionale sul “Cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e l’agricoltura familiare” organizzato dalla Caritas Internationalis, la Caritas Perù, il CELAM (Consiglio Episcopale Latinoamericano) e la CIDSE, rete di organizzazioni cattoliche di cooperazione allo sviluppo.

Ci sarà anche un incontro dei vescovi di tutto il mondo che verranno insieme alle delegazioni di circa 195 Paesi per partecipare alla conferenza. Mons. Piñeiro ha spiegato che si tratta di individuare i problemi e le sfide che pone il cambiamento climatico e l’impatto sulle popolazioni impoverite ed emarginate, affinché la Chiesa cattolica possa offrire delle proposte per una “giustizia climatica” e per la salvaguardia dei beni del Creato. “Dobbiamo agire subito di fronte al cambiamento climatico -  ha affermato mons. Piñeiro - perché nella regione sudamericana, il Perù è il terzo Paese più vulnerabile agli effetti del riscaldamento globale”.

In questo senso, il segretario generale dell’episcopato, mons. Forturanto Pablo Urcey, ha ricordato che Benedetto XVI e Papa Francesco nel loro magistero hanno indicato che la perdita di biodiversità e la deforestazione stanno dimostrando i loro effetti devastanti attraverso grandi cataclismi. Durante la COP 20 la Chiesa promuoverà una raccolta fondi per lo sviluppo sostenibile delle regioni e per le popolazioni più colpite e un decalogo di parametri di controllo delle forme di estrazione mineraria che causano inquinamento e danni ecologici.

Il vescovo di Chosica, mons. Norberto Strotmann, ha insistito sull’urgenza di meccanismi di protezione per le popolazioni vulnerabili ai cambiamenti climatici. “La realtà è che i più poveri ed emarginati – ha detto- sono i più colpiti dal riscaldamento globale”. Tra le altre iniziative, i vescovi hanno convocato una giornata di preghiera e digiuno in 130 parrocchie peruviane per la custodia del Creato e per la giustizia climatica. Inoltre, è previsto un atto interreligioso e una conferenza dal tema “La COP 20: prospettive dal Sud” all’Università ‘Antonio Ruiz de Montoya’, e una celebrazione eucaristica, il 6 dicembre, presieduta dall’arcivescovo di Ayacucho, e concelebrata dai vescovi di America, Asia, Africa e Europa. (A cura di Alina Tufani)








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