Le considerazioni espresse da Papa Francesco durante la sua recente visita in Asia sulla necessità di coniugare libertà di espressione e rispetto delle fedi e dei simboli religiosi, sono state elogiate e fatte proprie da Re Abdallah II di Giordania, durante un incontro coi capi della tribù beduina di Beni Sakhr. “Ieri - conferma all'agenzia Fides l'arcivescovo Maroun Lahham, vicario patriarcale per la Giordania del patriarcato latino di Gerusalemme - Re Abdallah ha fatto esplicito riferimento alle parole espresse dal Papa sul fatto che la libertà di espressione è un diritto e in certi casi addirittura un dovere, ma che nello stesso tempo essa ha dei limiti, e non può arrivare a offendere le convinzioni religiose degli altri. Il monarca ha definito positive tali considerazioni, mostrando di condividerle”.
Gli estremisti non rappresentano l'autentico
islam
Soffermandosi sulla questione dell'estremismo di matrice islamista, Re Abdallah ha
ribadito che gli estremisti non rappresentano l'autentico islam e che la reputazione
dei musulmani va tutelata e difesa. Il monarca del Regno hascemita ha spiegato la
sua partecipazione alla marcia di Parigi con l'intento di mostrare la propria solidarietà
a un “Paese amico”, dove vivono anche “sei milioni di musulmani”.
Allarme per la crescita dell'islamofobia
Re Abdallah, nella conversazione con i capi beduini, ha anche lanciato l'allarme sulla
crescita dell'islamofobia in Europa, insistendo sulla necessità di proteggere l'immagine
di moderazione e di tolleranza dell'autentico islam e di coinvolgere tutte le comunità
musulmane nella condanna dei gruppi estremisti e terroristi che strumentalizzano il
Corano. (R.P.)
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