“Siate misericordiosi come il Padre”: sarà un versetto del Vangelo di Luca a fare da guida al Giubileo straordinario della misericordia, indetto ieri da Papa Francesco, nel secondo anniversario dall’inizio del suo Pontificato. L’Anno Santo si aprirà il prossimo 8 dicembre e si concluderà il 20 novembre 2016. L’iniziativa vuole invitare i fedeli di tutto il mondo a celebrare il sacramento della Riconciliazione. Il servizio di Isabella Piro:
La misericordia rende il mondo più giusto
“Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo
e più giusto”: è il 17 marzo 2013 quando Papa Francesco pronuncia queste parole. È
il suo primo Angelus da Pontefice, che traccia così una delle linee-guida del magistero:
la misericordia. D’altronde, per il Papa il tema del perdono e della riconciliazione
è essenziale: sin da vescovo, infatti, Jorge Mario Bergoglio sceglie come motto “Miserando
atque eligendo”. Da Papa, poi, conia il neologismo “misericordiando”, cita la misericordia
ben 31 volte nell’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium e nel Messaggio di Quaresima
2015 esorta i fedeli a diventare “isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza”.
Terzo Giubileo straordinario dal secolo scorso
Indetto in occasione di un avvenimento di particolare
importanza, il Giubileo voluto da Papa Bergoglio è il terzo, dal secolo scorso, a
carattere “straordinario”, dopo quelli del 1933 e del 1983, indetti rispettivamente
da Pio XI e da Giovanni Paolo II per celebrare i 1.900 ed i 1.950 anni dalla Redenzione.
Ventisei, invece, gli Anni Santi ordinari celebrati fino ad ora, per lo più a distanza
di un quarto di secolo l’uno dall’altro. L’ultimo è stato il Giubileo del 2000, voluto
da Giovanni Paolo II.
L’8 dicembre, apertura della Porta Santa
Atto simbolico del prossimo Giubileo sarà l’apertura
della Porta Santa della Basilica Vaticana, che avverrà l’8 dicembre, nella solennità
dell’Immacolata Concezione. Murata per tutto il resto del tempo, la Porta Santa –
che in San Pietro sembra risalire al 145 – viene aperta solo in occasione dell’Anno
Santo, proprio per offrire ai fedeli un percorso straordinario verso la salvezza.
Secondo il rito, Papa Francesco batterà tre volte con un martello sul muro di mattoni
che chiude l'accesso, per poi varcare la soglia della Basilica.
Il Vangelo di Luca, evangelista della misericordia
Dopo quella in San Pietro, verranno aperte anche le
altre tre Porte Sante di Roma, presenti nelle Basiliche maggiori: San Giovanni in
Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. Durante l’Anno Santo, le
letture per le domeniche del tempo ordinario saranno prese dal Vangelo di Luca, noto
anche come “l’evangelista della misericordia”, colui che narra le parabole della pecorella
smarrita e del figliol prodigo.
Sulla scia di Giovanni Paolo II
Nella successione di Pietro, Papa Francesco fa così
memoria del magistero dei suoi predecessori: fu Giovanni Paolo II, infatti, a dare
risalto al tema della misericordia, sia con l’Enciclica “Dives in Misericordia” del
1980, sia con l’istituzione della Domenica della Divina Misericordia, da celebrare
otto giorni dopo la Pasqua. Non a caso, il Giubileo della misericordia verrà proclamato
solennemente il prossimo 12 aprile, proprio nella Domenica della Divina Misericordia,
con la lettura e la pubblicazione, presso la Porta Santa vaticana, della Bolla ufficiale
giubilare.
Il richiamo a Benedetto XVI
Il richiamo a Benedetto XVI riguarda, invece, l’Anno
della fede: indetto da Papa Ratzinger nel 2012, a cinquant’anni dall’apertura del
Concilio Vaticano II, l’Anno della fede si è concluso il 20 novembre 2013, nella solennità
del Cristo Re. Tre anni dopo, nello stesso giorno del 2016, si chiuderà il Giubileo
della Misericordia, a mezzo secolo di distanza dalla conclusione del Concilio.
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