È con gioia che le Chiese degli Stati Uniti accolgono la decisione di Papa Francesco di istituire una Giornata mondiale dei preghiera per la cura del Creato da celebrarsi il 1.mo settembre, in contemporanea alla Chiesa Ortodossa, in cui ricorre già dal 1989. Lo rende noto un comunicato congiunto, a firma dei “Creation Justice Ministries” (Cjm) e del “National Council of Churches in the Usa” (Ncc). Il primo organismo rappresenta i settori responsabili della salvaguardia del Creato nell’ambito di 38 comunità cristiane, inclusi i battisti ed i protestanti. Il Consiglio nazionale delle Chiese, invece, include 37 membri, tra cui ortodossi, anglicani, protestanti ed evangelici.
La potenza della preghiera di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici
“La preghiera è potente", afferma il direttore esecutivo
dei Cjm, Shantha Ready Alonso. "Uniti nel pregare, avremo la forza spirituale di cui
abbiamo bisogno per affrontare la sfida più difficile che l’umanità abbia mai conosciuto:
sanare e ripristinare la Creazione di Dio, prima che sia troppo tardi".
I cristiani condividano responsabilità ed impegni nella cura del Creato
Dal suo canto, padre John Chryssavgis, consulente
teologico del Patriarca Bartolomeo e membro dell’Ufficio ecumenico dell’Arcidiocesi
greco-ortodossa d’America, sottolinea che “la risposta alla sfida dei cambiamenti
climatici richiede la condivisione delle responsabilità e degli impegni”. “La decisione
di Papa Francesco – aggiunge – è ancora una volta la manifestazione della priorità
che egli dà a ciò che davvero conta nel nostro mondo”. Di qui, l’invito delle Chiese
americane affinché “cattolici ed ortodossi si uniscano in preghiera” per la salvaguardia
dell’ambiente.
Necessaria una conversione ecologica
La Giornata mondiale di preghiera per la cura del
Creato è stata istituita ufficialmente il 10 agosto, con una lettera che il Papa ha
inviato ai cardinali Peter Turkson e Kurt Koch, presidenti – rispettivamente – dei
Pontifici Consigli “Giustizia e pace” e “Unità dei cristiani”. Nella missiva, il Pontefice
invita i cristiani ad “offrire il loro contributo al superamento della crisi ecologica
che l’umanità sta vivendo”. Di qui, l’esortazione ad una vera e propria “conversione
ecologica” a cui i cristiani sono chiamati, perché “vivere la vocazione di essere
custodi dell’opera di Dio è parte essenziale” di una vita virtuosa. (I.P.)
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